Essere genitori non è certo un compito facile. È normale provare sentimenti di inadeguatezza e sconforto. I figli sono motivo di gioia e soddisfazione, ma anche di fatica e frustrazione.
Avere dei figli significa sacrificare i propri spazi, i propri tempi, le proprie abitudini.
È importante non dimenticare che, per il buon equilibrio della famiglia, i genitori devono mantenere una propria vita di relazione, come frequentare amici, coltivare i propri interessi, frequentare ambienti diversi dal contesto di casa.
La coppia ha bisogno di avere propri spazi dove non siano presenti i figli, per parlare insieme, per mantenere viva la relazione, per alimentare la sintonia e l’armonia.
Può succedere che la coppia si isoli dal mondo esterno così da perdere di vista la relazione di coppia e privilegiare il ruolo di genitori. Lasciare i figli agli altri, come nonni, parenti e amici, può essere vissuto come sbagliato, può generare sensi di colpa o può far temere un giudizio negativo da parte degli altri.
Prendere in alcuni momenti le distanze dai figli permette di spostare l’attenzione dagli stessi alla coppia, di mantenere una flessibilità e uno sguardo allargato, evitando inoltre che i bambini si sentano troppo importanti all’interno del nucleo familiare e possano sviluppare una percezione di sé idealizzata e grandiosa.
Frequentare gli amici dei genitori permette di educare i figli alle novità, al confronto con le persone, all’apertura verso gli altri. Tutto ciò contribuisce alla loro crescita e maturazione.
La casa aperta anche agli amichetti dei figli aiuta i genitori ad osservarli nella relazione con gli altri, a comprendere maggiormente interessi e preferenze, ad approfondire le difficoltà e le paure nel confronto con i coetanei.
I genitori a volte organizzano delle attività che piacciano necessariamente ai figli, con la paura di ricevere un rifiuto o che possano annoiarsi. È invece importante che i figli vengano a conoscenza di ciò che può piacere ai propri genitori, imparando così a conoscerli meglio e scoprendo che essi non sempre sacrificano i propri interessi a loro vantaggio.
Per il figlio sentirsi al centro dell’attenzione e sempre privilegiato non è un bene, in quanto il figlio può crescere con l’idea di poter ottenere tutto ciò che desidera.
Questo può avere come conseguenza il fatto che i ragazzi, quando inizieranno a confrontarsi con il mondo esterno, vivano la frustrazione di non poter sempre essere gratificati nei propri desideri. Imparare a mettere da parte le proprie intenzioni per privilegiare quelle degli altri aiuta i figli a sviluppare una maggiore capacità di adattamento e modalità empatiche di relazionarsi con gli altri.
I figli hanno bisogno di comprendere che i propri genitori formano una coppia, ossia due persone che si vogliono bene, che parlano e discutono, che litigano e poi fanno la pace, che amano i figli ma che desiderano anche stare da soli. Questo aiuta i figli ad interiorizzare un modello di relazione a due, a cui potranno fare riferimento nel momento in cui instaureranno un rapporto sentimentale.
Trascorrere il proprio tempo libero sempre con i figli, con l’idea di fare loro un torto nel ritagliarsi del tempo per sé, non è una cosa sana né per i genitori né per i figli.
La coppia deve preservare i propri spazi come andare a cena, fare una passeggiata, coltivare un hobby insieme, perché ciò permette di arricchire la dimensione familiare.
Far comprendere ai figli che papà e mamma hanno bisogno di fare delle cose da soli è un compito importante di tutti i genitori, anche se non sempre facile. I bambini cercano spesso di impedire che ciò avvenga per paura di essere abbandonati o per un vissuto di gelosia. In tal caso il genitore deve imparare a tollerare le lamentele dei figli o i loro sfoghi di rabbia, tenendo a mente quanto importante è la relazione di coppia per l’armonia della famiglia.
Dott.ssa Paola Cavallotto
Psicologa Psicoterapeuta a Saluzzo e Bra
Dott.ssa Paola Cavallotto
Psicologa Psicoterapeuta
P.I. 02576000042